Il Walkie-talkie e` una ricetrasmittente bidirezionale di tipo portatile e quindi facile da trasportare in giro. Il primo Walkie-talkie fu creato da un gruppo di progettisti della Motorola nel 1940, il suo nome era backpacked SCR-300. Successivamente la Motorola produsse anche la hand-held a frequenza AM SCR-536, che durante la seconda guerra mondiale, venne chiamato Handie-Talkie (HT).
Il termine Walkie-talkie infatti viene spesso confuso con Handie-Talkie, infatti in origine il Walkie-talkie era il dispositivo che si portava sulla schiena, mentre l’ Handie-Talkie era quello portatile a mano, ma che aveva meno potenza dell’altro. Questi dispositivi usavano valvole termoioniche, con batteria ad alto voltaggio. In seguito nel 1951 il brevetto dell’Handie-Talkie venne registrato dalla Motorola, divenendo difatti proprietaria del marchio.
Utilizzato in tempi di guerra
Ideato in origine per un utilizzo in campo militare, come molti dei dispositivi che utilizziamo oggi, il walkie-talkie ebbe un grande utilizzo durante la Seconda Guerra Mondiale. Essendo uno strumento che può mettere in comunicazione più persone allo stesso momento, era molto usato dai militari per parlare con i soldati al fronte.
Esisteva un vero e proprio ruolo per chi trasportava le ricetrasmittenti, in quanto esse erano abbastanza ingombranti, quelle più utilizzate infatti erano quelle a spalla che avevano una portata molto superiore rispetto a quelle portatili. In seguito questo dispositivo elettronico e` migliorato molto. Oggi giorno sono molto diffusi infatti quelli per neonati, che tengono sotto controllo la stanza dei bambini, per le mamme indaffarate in giro per la casa.
Come funziona il walkie-talkie
Il funzionamento della ricetrasmittente e` molto semplice, per certi versi assomiglia molto ad un normale telefono, dal quale pero` differisce nel fatto che il walkie-talkie riesce a mettere in comunicazione molte più persone contemporaneamente, ma anche per il raggio d’azione.
In merito a questo aspetto, il raggio d’azione non e` nemmeno lontanamente paragonabile a quello di un normale telefono, che a differenza del walkie-talkie può raggiungere distanze enormi (ricoprendo tutto il globo), ma nonostante ciò la comunicazione tra walkie-talkie e` possibile anche quando ci sono diversi chilometri di distanza tra i vari dispositivi. Molti degli ultimi ritrovati possono tranquillamente raggiungere e coprire distanze anche di diverse decine di chilometri, pur restando chiara la comunicazione.
In contatto con gli altri
In ragione di quanto detto, il walkie-talkie e` un ottimo strumento per tenersi in contatto con gli amici, magari tra un gruppo di boy scout, o durante una gita, o semplicemente se si vuole parlare con una persona che si trova a pochi chilometri di distanza, senza dover ricorrere a costose telefonate, e poi non puoi mai trovare occupato!
Ovviamente come ogni invenzione, anche il walkie-talkie si presta all’utilizzo in alcuni campi rispetto ad altri. La tanto diffusa privacy con il walkie-talkie va un po’ a cadere, in quanto le persone che comunicano tra loro possono facilmente essere intercettate da altre ricetrasmittenti, il che non lo rende certo il canale di comunicazione più sicuro, anche se quelli convenzionali sono egualmente controllati, ma facciamo finta di niente. Alla fine direi che il walkie-talkie e` un dispositivo facile ed economico da utilizzare, ma che deve comunque combaciare con le nostre esigenze.