Nelle telecomunicazioni ogni forma di comunicazione senza fili (wireless) sono definite con il termine radiocomunicazione. Esse fanno uso del canale radio, al fine di trasportare l’informazione tra diversi utenti attraverso segnali elettromagnetici, appartenenti alla banda radio. Questi segnali infatti si chiamano segnali a radiofrequenza (RF) e il suo collegamento “radiocollegamento”. Esistono due tipi di radiocomunicazione: terrestre e satellitare.
- La radiocomunicazione terrestre e` tale quando fa uso di infrastrutture atte alla trasmissione del segnale, che poggiano sul suolo terrestre.
- La radiocomunicazione satellitare invece, si appoggia (almeno in parte) ad infrastrutture che sono poste sopra le nostre teste, in orbita intorno alla Terra, ovvero i satelliti artificiali (da non confondere con quelli naturali!). I ponti radio sono un ottimo esempio di radiocomunicazione, come anche le infrastrutture di radiodiffusione, telediffusione, rete radiomobili cellulari e satellitari.
Come sono nate le radiocomunicazioni
Hertz nell’Ottocento inizia la rilevazione delle onde elettromagnetiche, in precedenza teorizzate, ma mai sperimentate, da Maxwell. Successivamente esse trovano anche un applicazione pratica. Si parte con gli esperimenti di Tesla e Marconi nella radiopropagazione, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del Novecento.
Tale applicazione trova poi sfogo nell’invenzione della radio con la radiodiffusione, successivamente nella televisione con la telediffusione, fino ad arrivare ai giorni nostri con le moderne reti radiomobili per cellulari e i sistemi di radiocomunicazione terrestre, marina e aerea.
Tanti vantaggi…
I vantaggi della radiocomunicazione sono che almeno in gran parte e` possibile fare a meno del cablaggio, funzionando per la maggior parte senza fili. Di conseguenza anche tutti i costi di installazione e manutenzione sono notevolmente abbattuti. Non essendoci più la preoccupazione di cavi interrati o aerei che si danneggiano o deteriorano.
In questo modo e` comunque possibile coprire grandi aree, si pensi alle radio nazionali, raggiungendo un grande bacino di utenza, con costi molto bassi rispetto ad un sistema cablato. Altro vantaggio e` il consentire all’utente una maggiore connettività ai servizi, che non e` più vincolato dall’accesso diretto ad una rete cablata.
…ma anche svantaggi
Gli svantaggi della radiocomunicazione rispetto ad un sistema cablato si annoverano principalmente per il famoso QoS, ossia la Qualità dei Servizi. Generalmente essi sono peggiori a causa della limitazione di banda condivisa da più utenti e la sua aleatoria, ovvero proprio quella radiopropagazione sperimentata oramai qualche centinaio di anni fa dal giovane Tesla. Oltre alla qualità di trasmissione, altro svantaggio lo troviamo nella sicurezza.
Sicurezza che copre sia i rischi per la salute dell’essere umano, sia l’inquinamento elettromagnetico, anche se i numerosi studi effettuati in questo senso danno risultati contrastanti, quindi nessuno di essi chiarisce in maniera definitiva gli effetti collaterali sulla salute umana. Ma sicurezza anche intesa come forma di comunicazione privata, ovviamente non adatta tramite questo tipo di comunicazione.