Le ricetrasmittenti professionali lavorano su determinate frequenze. Queste sono chiamate anche radio PMR 446, questa sigla sta per “Personal Mobile Radio”. Sono ricetrasmittenti a 8 canali, che trasmettono il segnale su una piccola porzione di frequenza poco piu piccola di 90KHz. Esse si trovano nella parte bassa della banda UHF, su frequenza che vanno da 446.00625 a 446.09375 Mhz, per capirci meglio su bande di poco inferiori ai canali della 4a banda televisiva UHF.
Queste ricetrasmittenti hanno 38 subtoni, di serie in tutte le radio oramai, che sono toni audio (non udibili) trasmessi in modo continuo quando si tiene premuto il tasto di trasmissione, quello che serve a parlare per intenderci. La funzione di questi subtoni e` quella di attivare il ricevitore corrispondente impostato con lo stesso tono.
Facendo così si puo` condividere un canale con piu corrispondenti, che faranno parte di uno stesso gruppo senza essere obbligati ad ascoltare tutti i segnali che la ricetrasmittente puo` ricevere. Per ascoltare tutti i segnali basterà impostarlo su “0”.
Bassa potenza, ma regolabile
Una caratteristica molto interessante delle ricetrasmittenti PMR466 e` che utilizzano potenze molto basse. Mentre nella vecchia CB (Citizen Band) la potenza legalmente consentita massima era di 5W, con queste ricetrasmittenti la potenza si riduce di un decimo, passando a soli 0,5W. Oltre questo vi sono ulteriori limitazioni. Ad esempio una antenna corta che non e` modificabile in alcun modo. Questo per ridurre al minimo la possibilita` di interferenze con altri utenti.
Questo pero` non deve farti pensare che la potenza sia troppo bassa. Infatti, in condizioni meteo favorevoli, e` possibile effettuare collegamenti che possono arrivare anche a decine e centinaia di chilometri. Ovviamente questo abbassamento di potenza ha portato anche a un minore consumo delle batterie, di conseguenza ricetrasmittenti piu` piccole che contengono batterie di dimensioni adatte. Le ricetrasmittenti di oggi sono circa 4/5 volte piu` piccole di quelle di appena 15 anni or sono.
Il Codice regola tutto
Queste ricetrasmittenti, sulla base del vigente “Codice delle Comunicazioni Elettroniche” sono soggette ad una dichiarazione di utilizzo e anche un contributo annuo, per fare ciò bisogna mettersi in contatto con l’Ispettorato Territoriale di riferimento (Ministero delle Comunicazioni) per ricevere tutti i moduli e l’autorizzazione per l’uso di apparecchiature PMR466.
Oltre che in Italia l’uso di queste apparecchiature e` autorizzato anche nei seguenti Paesi Europei: Francia, Spagna, Austria, Germania, Danimarca, Olanda, Irlanda, Gran Bretagna, Svezia, Portogallo, Finlandia, Belgio, Repubblica Ceca, Norvegia, Svizzera, Lussemburgo, Grecia.
La portata di azione di questi ricetrasmittenti professionali puo variare notevolmente a seconda della potenza impiegata e dal modello scelto, ci sono in commercio e non e` difficile da trovare, ricetrasmittenti che hanno una portata di pochi chilometri e altri che invece hanno una portata di diverse centinaia di chilometri.
Ovviamente, questi dispositivi, visto anche il costo elevato che hanno, sono dedicati a professionisti del settore come forze dell’ordine e soccorsi. Cio` non toglie che anche tu possa acquistare un apparecchio del genere, specie se sei un appassionato di radio trasmissione e puoi richiedere la tua personale autorizzazione.